Il silenzio è un atto rivoluzionario che aiuta a non ripetersi. A cambiare. A smettere di tradire il nostro mandato “divino”. C’è qualcosa di immenso che accade attraverso di noi in ogni istante, che non riusciamo a sentire perché soffocato dal rumore della distrazione. Eppure questo “immenso” è lì che non aspetta altro che emergere...
Ci siamo formati con i migliori insegnanti, portiamo un sapere che arriva da lontano, siamo professionisti che si dedicano senza risparmiarsi a questa mission. La nostra è la forza della gratuità, l’anima del karma yoga
Cosa c'entra Leopardi con Yoga? Ero in momento di “stallo” sulla stesura di un programma. La mia mente era indaffarata a cogitare sull’impegno ma quell’evento imprevisto aveva aperto un varco a una possibilità : l’Infinito, inteso come Coscienza cosmica, Verità, Dio o come si vuole chiamare, era presente (come sempre) in me...
L’Intelligenza non è coscienza, consapevolezza. Nulla potrà sostituire la percezione. Alla domanda “Cos’è la vita?” non possiamo rispondere con definizioni perché la risposta passa attraverso infinite trame che ci riguardano così intimamente, ed è in continua trasformazione...
È come se fossimo dei contenitori dove la vita cade, accade. Questo contenitore ha la forma di una ciotola per Daniel Lumera, il patra. L’antica tazza che i monaci tibetani portano con sé nel viaggio della loro esistenza. Non è necessario preoccuparsi se e come verrà riempita per il loro nutrimento. Avverrà. Questo è l’assunto silenzioso dei monaci. A noi spetta solo accudirla, custodirla, intanto che la vita riversa in essa meraviglia e bellezza, pronti per abbracciare tutto. Noi siamo quel recipiente che potrà accogliere saggezza (dalle esperienze dirette), grazia (purezza, beatitudine, giustizia, amore, armonia, pace etc) e le intere sfaccettature dell’universo.