Tre giorni di workshop ai piedi della Serra in Piemonte, per entrare nel mondo dello yoga del grande swami. Un'esperienza intensa per un metodo che non insegue illusioni e spiritualismi ma àncora all'esperienza del «qui e ora»

Ecco perché lo Yoga funziona da così tanto tempo: siamo strutturalmente gli stessi da sempre, ma questo metodo ci porta verso la consapevolezza totale che cambia la visione della vita e ci fa scoprire la nostra vera natura...

La festa induista segna l’arrivo della nuova stagione e la vittoria del bene sul male. «Quando tutti i corpi e i volti sono ricoperti di colori, le differenze esterne svaniscono e tutti hanno lo stesso aspetto», dice la mistica indiana. «La vera felicità e il vero amore nascono solo quando tutti i confini creati dalla nostra mente si dissolvono».

Questo articolo è apparso su Yoga Journal nella rubrica La mia pratica e lo ripubblichiamo qui per gentile concessione del direttore Guido Gabrielli. Abbiamo scelto Francesca Alinovi perché il suo gruppo, i Lovesick, sta mietendo successo ovunque. Francesca trova tutta la potenza del suo contrabbasso nella pratica di meditazione buddhista e di yoga. Ecco il suo racconto.

Quali ideali trasmettiamo ai nostri figli? Quali valori portiamo in questa società? Le risposte a queste domande sono quella che chiamo «politica», non la modalità dei partiti e dei colori: è creare le condizioni per rendere questo mondo migliore in termini di ambiente, di non-violenza, di sostenibilità, di stipendi, di cultura, di scuola, di libertà e di tolleranza...

Quante volte ci sentiamo minacciati da personalità debordanti che ci capita di incrociare che non ci tengono in considerazione o non ci lasciano spazio di espressione? L’invidia è un veleno che fa male a chi la subisce, ma soprattutto “uccide” chi la prova. Ma un ego buono è un vaccino contro l’ego cattivo altrui. Non è una forma di superiorità, ma una coscienza dell’inferiorità del motivo del contendere rispetto all’assoluto che abbiamo dentro

Mario Raffaele Conti ed Edoardo Rosati non sono solo scrittori e giornalisti: compongono anche canzoni che sono lo spin-off del loro lavoro di comunicatori. Qui ci raccontano come è nato il loro terzo album, «Questa vita è il tuo racconto».

Questi giorni sono quelli in cui le relazioni difficili o complicate vivono una fragile tregua. In cui il concetto di non-violenza emerge in tutte le sue contraddizioni. Ma il percorso di pacificazione è possibile ed è quello della Via dello Yoga.

La rivoluzione copernicana dello yoga di Patanjali sta nel fatto che, pur essendo una via spirituale – nel senso che pensa al bene dell’uomo e più in generale dell’umanità – non genera né favorisce i sensi di colpa alle donne e agli uomini che la percorrono. Mentre osserva i pensieri per provare a generare intenzioni e azioni che portino un buon karma...

Dire grazie è la rivoluzione di cui avremmo bisogno per cambiare l’anima di questa nazione ormai alla deriva dal punto di vista umano, sociale, educativo, un paese che ha perso il senso della comunità, del bene comune, della considerazione dell’altro, della solidarietà tra esseri umani..

Dal 15 al 17 novembre 2024 al Superstudio Maxi torna lo YogaFestival di Milano. Il tema è «Dire grazie» e ci sarà anche «Rispirazioni» con lo Spazio Talks condotto da Mario Raffaele Conti

Ci siamo formati con i migliori insegnanti, portiamo un sapere che arriva da lontano, siamo professionisti che si dedicano senza risparmiarsi a questa mission. La nostra è la forza della gratuità, l’anima del karma yoga

«Chaurasi Kutiya» (che significa 84 capanne), l'ashram in cui nel 1968 i Beatles fecero quello che venne definito il più importante ritiro spirituale della storia viene restaurato...

La vita è un gioco imperfetto giocato da esseri umani imperfetti, che dà risultati altamente imperfetti. L’unica colpa che potremmo avere è sprecarla, buttarla via per non aver usato il cuore, l’empatia, la gentilezza e la compassione nei nostri confronti e nei confronti degli altri…

Finalmente siamo tornati! Ci sono volute settimane di lavoro e di silenzio per passare da una struttura a un’altra e ora eccoci qui. Abbiamo scelto una veste più fresca, ma la sostanza, la nostra ricerca, il nostro impegno volontario, è rimasto lo stesso...

«Le contraddizioni rendono unica l’Africa: è un silenzio mistico, disperazione e speranza. Un antico mondo muore e uno nuovo nasce. Se vai là sarebbe utile anche sapere la loro lingua, ma non è necessario. Io parlo solo in napoletano...».

Sono giorni che mi interrogo sul senso della vita. Non "che senso ha vivere", perché lì sarebbe facile per me rispondere: "Per amare, per conoscere, per ridere, per cercare di fare del bene, per farsi perdonare il non-bene, per sperare, per progettare, per fare all’amore, per cucinare, per suonare, per ascoltare jazz e Bob Dylan e Taylor Swift…". No, mi interrogo sul senso che ha la nostra, la mia, vita in rapporto all’Universo, ai milioni di anni passati e futuri, alle galassie e ai buchi neri. Qual è il senso del vivere? A lungo ho pensato che avrei almeno dovuto lasciare qualcosa, un libro, una canzone, un pensiero. Poi ho fondato un giornale, scritto tre libri e inciso tre dischi e ho capito che tutto questo non poteva essere il senso.