Osservare che non siamo sereni, siamo ansiosi, siamo inquieti, è parte della pratica. Ma Yoga non è “diventare più calmi”, ma realizzare il Sé, la nostra vera natura. E la mission è quella di essere utili all’umanità, al mondo, alla Storia. Di diventare più autentici, non affettati nei modi e nelle parole. Una rivoluzione epocale.

Nella pratica dello yoga, in particolare negli āsana, è inevitabile imbattersi nello sforzo fisico. Per entrare in una posizione e mantenerla a lungo è necessario sollecitare, a volte intensamente, il corpo. Ma qual è il giusto sforzo da impiegare nella pratica? Cosa dicono i testi?

Ci sono dei brani musicali della tradizione occidentale che hanno lo stesso potere evocativo dei canti sacri indiani? Noi ne abbiamo scovati due: il primo di Gavin Bryars, compositore e contrabbassista inglese, il secondo di Ryūichi Sakamoto, genio giapponese scomparso nel 2023. Leggete qui sotto e regalatevi un'esperienza “mistica”...