È come se fossimo dei contenitori dove la vita cade, accade. Questo contenitore ha la forma di una ciotola per Daniel Lumera, il patra. L’antica tazza che i monaci tibetani portano con sé nel viaggio della loro esistenza. Non è necessario preoccuparsi se e come verrà riempita per il loro nutrimento. Avverrà. Questo è l’assunto silenzioso dei monaci. A noi spetta solo accudirla, custodirla, intanto che la vita riversa in essa meraviglia e bellezza, pronti per abbracciare tutto. Noi siamo quel recipiente che potrà accogliere saggezza (dalle esperienze dirette), grazia (purezza, beatitudine, giustizia, amore, armonia, pace etc) e le intere sfaccettature dell’universo.