Il romanzo di Milena Palminteri è una storia di riscatto e un affresco popolare.
Il romanzo d’esordio di Milena Palminteri, Come l’arancio amaro, intreccia le storie di tre donne – Nardina, Sabedda e Carlotta – ambientate nella Sicilia tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento. Il racconto, infatti, offre anche uno spaccato della realtà sociale e storica dell’isola.
Carlotta è una donna di 36 anni convinta che chiunque ami la lascerà. Cresciuta in un ambiente familiare freddo e distante, si rifugia nel lavoro all’Archivio notarile dopo aver abbandonato il sogno – ritenuto prerogativa maschile – di diventare avvocato. Un giorno, scopre un segreto nei documenti dell’Archivio: sua nonna paterna aveva accusato sua madre di averla comprata e non partorita. Questo la spinge a intraprendere un’indagine personale sulle radici della sua rabbia e solitudine. Nardina, una giovane piena di progetti, vede il suo desiderio di indipendenza frustrato dalle convenzioni sociali che la costringono a un matrimonio infelice. Sabedda, invece, è una donna fiera che lotta contro la povertà e l’emarginazione, cercando di vivere una vita libera dai vincoli sociali.
Il romanzo si distingue per l’esplorazione dei temi della sottomissione femminile, del potere seduttivo e generativo del corpo delle donne, e della loro forza nel superare le avversità anche in epoche dominate da ingiustizie e pregiudizi. Azzeccate le metafore e le similitudini, a partire da quella del titolo, ben definiti i caratteri psicologici dei personaggi.
«Pratico, ergo sum» della giornalista Isabella Schiavone, istruttrice di Mindfulness e praticante di Tai Chi, è un gioiello imperdibile...
In India l’infinito e l’assoluto, se esistono, possono essere inspiegabilmente e simultaneamente, irrazionalmente e illogicamente, uguali e diversi, infiniti e simultaneamente infinitesimali, eterni e temporali, una persona assoluta originale e infinite emanazioni o espansioni che coesistono simultaneamente alla coscienza totale impersonale...
«NDE», le chiamano i ricercatori che se ne occupano, acronimo dell’inglese Near-death experiences. Ovvero: esperienze di pre-morte. Su questi fenomeni non c'è più lo scetticismo di un tempo. Ora gli scienziati cominciano a ragionare di una mistica esperienza di coscienza e dell'«esistenza di un’altra dimensione della realtà»
Il silenzio è un atto rivoluzionario che aiuta a non ripetersi. A cambiare. A smettere di tradire il nostro mandato “divino”. C’è qualcosa di immenso che accade attraverso di noi in ogni istante, che non riusciamo a sentire perché soffocato dal rumore della distrazione. Eppure questo “immenso” è lì che non aspetta altro che emergere...
È merito di Jagger se ho iniziato a vedere la vita con occhi nuovi, scoprendo che, anche nei luoghi familiari. «Ci sono infinite cose deliziose cosi vicine agli occhi che non le sai vedere», cantava Carmen Consoli
Chi pratica yoga ha la grande opportunità di diventare una persona grata, soddisfatta e serena. La costanza nell’applicare le regole attitudinali del raja-yoga rende lo yogin grato per ogni nuovo giorno che inizia, del respiro che riempie i suoi polmoni, del corpo che lo porta in giro a sperimentare la vita.