Ecco perché lo Yoga funziona da così tanto tempo: siamo strutturalmente gli stessi da sempre, ma questo metodo ci porta verso la consapevolezza totale che cambia la visione della vita e ci fa scoprire la nostra vera natura...

Osservare che non siamo sereni, siamo ansiosi, siamo inquieti, è parte della pratica. Ma Yoga non è “diventare più calmi”, ma realizzare il Sé, la nostra vera natura. E la mission è quella di essere utili all’umanità, al mondo, alla Storia. Di diventare più autentici, non affettati nei modi e nelle parole. Una rivoluzione epocale.

Durante i nostri incontri a Caprese Michelangelo, per i seminari di Antonio Nuzzo, nasce l’idea: mettiamoci in gioco, portiamo avanti un certo insegnamento, scagliamo la freccia in avanti. Qual è l’obiettivo? O come si dice oggi, la nostra mission? Diffondere lo yoga tradizionale, cioè lo yoga che si basa sui testi antichi e sulle tradizioni più autorevoli

«Nel cuore si trova uno scintillante fiore di loto, con 12 petali, dove dimora il Prana, l’aria vitale principale...»: Andrea Fugazza termina l'analisi dei 7 chakra, dalla tradizione vedica a quella Yoga...

I quattro livelli di esistenza condizionata nel corpo, assieme al quinto di realizzazione del sé, sono relazionati a specifici punti situati nel corpo fisico e sottile, a loro volta influenzati dall’energia dei Guna, chiamati Granthi e Chakra. Qui cominciamo con i tre vortici inferiori...

Negli Anni 80 ho incontrato i più grandi Maestri grazie ai quali ho ampliato le mie conoscenze e proseguito nel mio percorso personale. Sono state tutte esperienze importantissime. Fino all'incontro della vita, quello con la mia maestra Gabriella Cella...

Quando emerge una sensazione di generale turbamento o di irritazione non vuol dire che abbiamo praticato male. È che quando solleviamo il coperchio emergono lotte, competizioni, contrasti, ambivalenze. Che di solito nascondiamo o neghiamo. Invece con la pratica eliminiamo le tossine...

Era il 1975, a Parma. Avevo un rapporto molto laico con lo yoga, tutti noi eravamo mossi da una sincera curiosità accompagnata da un certo distacco nei confronti del mondo esoterico e mistico; questa è stata una fortuna e non a caso nessuno di noi ha poi seguito anni dopo il filone New Age...

Cosa ci porta a fare yoga? Per lo più la ricerca di abilità fisiche e il desiderio di stare meglio. E se invece la pratica ci portasse molto ma molto più in alto? Se ci portasse in una dimensione di luce, beatitudine e perenne comunione? La cosa ci atterrisce o ci attrae? Siamo pronti a questo viaggio, e cosa siamo disposti a fare per arrivarci?

«Yoga Sutra» di Patanjali e «Tirumandiram» di Thirumoolar hanno molto in comune: non sono solo testi antichi, ma mappe per guidarci verso una trasformazione profonda, verso una umanità multidimensionale...

Ho due convinzioni profonde: la prima è che lo yoga non dovrebbe mai essere una professione. La seconda è quella di non essere indispensabile per nessuno, più che mai come insegnante di yoga. Ecco perché quando ho capito che era ora di passare la mano a insegnanti più giovani, ho deciso di lasciare...

In cosa consiste la progressione nella pratica dello Yoga? Non certo nelle abilità del corpo ma nel saper distinguere le facoltà della mente, per poi affidarsi alla voce della saggezza.

Quello che oggi chiamo Yoga è quella danza fra anime che cercano la chiave per guardare oltre la personalità, una danza di liberazione. Uno Yoga che rende responsabili, nel senso più profondo e impietoso del termine: perché tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che scegliamo di pensare...

Noi praticanti di yoga occidentali siamo profondamente attratti dagli āsana. La forma del corpo ci affascina e siamo attratti dalle sensazioni esaltanti che ci offre, soprattutto se pratichiamo gli stili contemporanei più dinamici. Ma ci domandiamo mai quanti sono gli āsana, chi li ha inventati e quando? Dal Medioevo a oggi, una storia ricca di maestri e di possibilità...

Ormai on line ci vendono di tutto. Anche corsi di yoga dai nomi fantasmagorici. Come orientarsi: scegliete un insegnante che provenga in modo incontrovertibilmente certificato da un lignaggio tradizionale. È l'unico modo per non farsi truffare.

Dove sta andando lo Yoga? Domanda pericolosa, perché qualcuno potrebbe rispondere: «a ramengo». La deriva che ha preso questo «metodo» (è una delle possibili traduzioni della parola) è sempre più quella di assecondare un mercato che ha deciso di sfruttare il termine come già ha fatto per il buddhismo tibetano negli Anni 90...

Dunque la corretta gestione dello sforzo in āsana passa per la costante consapevolezza, e per la conseguente capacità pratica, di allentare e dosare le tensioni necessarie alla tenuta della posizione, nell’ottica di aprirsi a una dimensione più profonda dell’esistenza.

Per progredire spiritualmente è necessario avere un maestro da cui attingere insegnamenti e saggezza. Ma un contro è provare per lui un grande rispetto e un conto è mostrare una venerazione che è fuori contento nell'Italia del 2024. Anche perché, per dimostrare l'amore per un maestro, basta un sorriso radioso e un grazie che viene dal cuore.