L'articolo «Nell'era dei mass media, gli scandali di blasfemia generano una vera e propria macchina dell'identità, alimentando un presunto scontro di civiltà», pubblicato da «Le Monde des Religions» analizza come il concetto di blasfemia si sia evoluto nel contesto moderno
I social danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Nobel. Che fare?
Quest’anno, 526 mila ragazzi si preparano alla Maturità, studiando intensamente per arginare l’ansia che potrebbe limitare ciò che hanno appreso. “Maturità” è il termine scelto da Giovanni Gentile nel 1923 per indicare l’esame conclusivo degli studi liceali, successivamente rinominato “Esame di Stato” da Luigi Berlinguer nel 1997. Nonostante il cambio di nome, che intendeva sottolineare l’obiettivo di certificare conoscenze, competenze e abilità per il lavoro o per ulteriori studi, nell’immaginario collettivo rimane la Maturità, un evento indimenticabile. Certamente si tratta di un momento formativo significativo, un rito di passaggio nella nostra società, che segna una svolta e che, coincidendo spesso con il raggiungimento della maggiore età, rappresenta un traguardo, una soglia, l’inizio di una nuova fase.