Esistono tre possibili forme di realizzazione spirituale: nella fusione con l'anima Suprema, attraverso le perfezioni mistiche dello Yoga o nel raggiungere la Persona Suprema, Sri Vishnu, nei suoi pianeti trascendentali...
Nella cultura vedica indiana e nello Yoga, per definire che cosa sia la coscienza è fondamentale partire da un assunto di base: la coscienza materiale è formata da un insieme di “coperture materiali” che rivestono l’anima spirituale, che è la vera natura del sé o coscienza spirituale
L’assoluto è come una lampada, la quale illumina tutto, ma non viene illuminata da nulla; essa permette di vedere tutto il resto, ma nient’altro permette di vederla. L’uomo è in pellegrinaggio verso il suo ātman. In questo pellegrinaggio cerca di trovare l’unità che sottende ogni cosa e scopre, mentre procede e scopre la coscienza...
Prendi – in caso – una nave, una barca, un battello e stacca i piedi perché il mare è un viaggio senza scarpe. Per questo si chiama giro del giorno in ottanta mondi. I punti di riferimento svaniscono, sicché lo scafo penetra l’acqua come un aratro e fa quel rumore di schiuma, sicché l’azzurro si prende tutto lo sguardo e non ci sono più alberi e nemmeno fermate di sosta, solo quell’andare costante, lontano, che non fa rumore...
È andato incontro alla morte dopo averla accarezzata, sfidata. «Il cattolicesimo è la promessa che al di là di queste macerie c’è un altro mondo, e questo, invece, nei miei film non c’è». Non sapeva, Pasolini, di essere lui il Cielo. O di essere l’angelo mandato dal Cielo per condurre 100 anni avanti un’Italia nei cui salotti borghesi ha pure pensato che tutti quei guai in fondo se li era cercati. Morte compresa.
Serve studiare il Greco a scuola? Il confronto con la cultura greca, che avviene tramite lo studio della lingua, aiuta a comprendere non solo il nostro passato, ma anche il presente, ricco di opportunità da un lato, di conflitti e diritti violati dall’altro
Iniziamo il nostro viaggio attraverso “le parole dello yoga” con dhārāṇa (धारणा), la concentrazione. Ebbene sì, tutto inizia da un cambiamento di direzione della nostra “attenzione”...