Il romanzo di Milena Palminteri è una storia di riscatto e un affresco popolare.
Il romanzo d’esordio di Milena Palminteri, Come l’arancio amaro, intreccia le storie di tre donne – Nardina, Sabedda e Carlotta – ambientate nella Sicilia tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento. Il racconto, infatti, offre anche uno spaccato della realtà sociale e storica dell’isola.
Carlotta è una donna di 36 anni convinta che chiunque ami la lascerà. Cresciuta in un ambiente familiare freddo e distante, si rifugia nel lavoro all’Archivio notarile dopo aver abbandonato il sogno – ritenuto prerogativa maschile – di diventare avvocato. Un giorno, scopre un segreto nei documenti dell’Archivio: sua nonna paterna aveva accusato sua madre di averla comprata e non partorita. Questo la spinge a intraprendere un’indagine personale sulle radici della sua rabbia e solitudine. Nardina, una giovane piena di progetti, vede il suo desiderio di indipendenza frustrato dalle convenzioni sociali che la costringono a un matrimonio infelice. Sabedda, invece, è una donna fiera che lotta contro la povertà e l’emarginazione, cercando di vivere una vita libera dai vincoli sociali.
Il romanzo si distingue per l’esplorazione dei temi della sottomissione femminile, del potere seduttivo e generativo del corpo delle donne, e della loro forza nel superare le avversità anche in epoche dominate da ingiustizie e pregiudizi. Azzeccate le metafore e le similitudini, a partire da quella del titolo, ben definiti i caratteri psicologici dei personaggi.
L'8 dicembre 1980 un folle uccideva John Lennon davanti al suo palazzo, accanto a Central Park. Da quel momento qualcosa è cambiato nella musica e nella vita di milioni di persone in tutto il mondo. Il vuoto lasciato dal più folle e geniale dei Beatles non sarà mai più colmato.
Colpa di una semplificazione: i vocalizzi di un famoso sistema di parto non sono il canto classico del Sud dell'India. Che è un metodo difficilissimo da apprendere
Dunque la corretta gestione dello sforzo in āsana passa per la costante consapevolezza, e per la conseguente capacità pratica, di allentare e dosare le tensioni necessarie alla tenuta della posizione, nell’ottica di aprirsi a una dimensione più profonda dell’esistenza.
È assurdo questo nuovo modo di vivere in cui ognuno corre in una direzione che non è realmente la sua, ma quella della maggioranza, in cui avere è diventato molto più importante che essere e apparire è molto più fico che mostrarci per ciò che realmente siamo. Ma un altro modo di vivere c'è e me lo ha insegnato lo Yoga...
Per progredire spiritualmente è necessario avere un maestro da cui attingere insegnamenti e saggezza. Ma un contro è provare per lui un grande rispetto e un conto è mostrare una venerazione che è fuori contento nell'Italia del 2024. Anche perché, per dimostrare l'amore per un maestro, basta un sorriso radioso e un grazie che viene dal cuore.
Quando i Beatles arrivano a New York nel 1964 non sanno che il loro atterraggio nella Grande Mela li renderà star mondiali, che saranno protagonisti di un cambiamento epocale. Il documentario «Beatles '64» di David Tedeschi prodotto da Martin Scorsese racconta questa fantastica avventura americana.